Piemonte, truffels en een bijzondere ontmoeting
Piemonte, truffels en een bijzondere ontmoeting
Piemonte
Nel 2005 abbiamo comprato la nostra casa nel sud del Piemonte, una regione ancora piuttosto sconosciuta nel nord Italia all’epoca. Quando un anno dopo ci siamo effettivamente trasferiti in Italia con la famiglia, molte persone ci chiedevano dove ci fossimo trasferiti esattamente. Il modo più semplice che trovavo per spiegare era dire che abitavamo nel punto più basso del triangolo Torino-Milano-Genova, una bellissima zona con splendide colline, boschi, vigneti e ancora pochi turisti.
Autunno
Ora, 16 anni dopo, vediamo sempre più stranieri nella nostra regione che si godono le vacanze in questa bellissima area verde. Inoltre, il Piemonte è noto per i suoi eccellenti vini e per il cibo delizioso, che si esprime particolarmente in autunno, grazie a tutto ciò che la natura offre, come funghi, castagne e, ovviamente, tartufi.
Tartufi
Cos’è un tartufo? Il tartufo, “Tartufo” in italiano, è un fungo bitorzoluto che cresce sottoterra sulle radici e tra i tronchi degli alberi. Esistono tartufi neri e tartufi bianchi. In passato, la popolazione locale li mangiava come patate, ma a quel tempo erano molto meno rari di quanto lo siano oggi. Al giorno d’oggi, per i tartufi bianchi in particolare, serve un portafoglio ben fornito, poiché non sono economici.
Esistono varietà invernali, autunnali ed estive del tartufo nero, che crescono indicativamente da maggio a gennaio. Il tartufo invernale è il più delicato tra i neri, mentre il tartufo autunnale ha un sapore leggermente più mite. Il tartufo estivo ha una polpa piuttosto chiara e un gusto meno intenso.
La regina dei tartufi è il tartufo bianco, il più raro e prezioso. La stagione va da settembre a gennaio, e questo tartufo bianco ha un forte aroma terroso.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba
Durante la stagione del tartufo bianco, ogni fine settimana si tiene la Fiera del Tartufo Bianco di Alba, la fiera del tartufo più antica e importante d’Italia, che attira ogni anno visitatori da tutto il mondo. Quest’anno la fiera si svolge dal 9 ottobre fino a domenica 5 dicembre.
Ad Alba c’è un negozio di tartufi che porta il nome dell’uomo che ha reso il tartufo famoso e desiderato in tutto il mondo: Giacomo Morra. È stato lui a organizzare la prima fiera del tartufo, già nel 1929.
Il documentario “The Truffle Hunters”
Non sorprende che proprio in questo periodo sia uscito in anteprima nei cinema il bellissimo documentario “The Truffle Hunters”. Un documentario che racconta la vitalità di questi uomini italiani, soprattutto anziani, che spesso vanno a caccia di tartufi di notte, mantenendo segreti i loro migliori luoghi nascosti nei boschi. I registi americani mostrano che il mondo dei cacciatori di tartufi è un mondo di contrasti.
I cacciatori di tartufi sono spesso uomini di circa 80 anni, profondamente legati alla natura, alle tradizioni e che hanno poca ricchezza materiale. Questo stile di vita si tramanda da generazioni. Il tartufo bianco, che questi uomini cercano, si trova solo allo stato selvatico ed è così raro che a volte vale letteralmente oro. Questi tartufi bianchi si trovano per la maggior parte nei ristoranti di lusso.
È la vita semplice dei cacciatori di tartufi in contrasto con i grandi affari che girano intorno al commercio di questi stessi tartufi.
Angelo
Sabato scorso, io e Guus eravamo diretti ad Asti. Avevamo tempo a disposizione e così ho chiesto a Guus di percorrere stradine secondarie e poco conosciute. In questo periodo autunnale, la natura è così bella che entrambi ne godiamo.
Durante questo tragitto, abbiamo visto una grande vecchia casa di campagna che ha attirato la nostra attenzione, e ci siamo fermati per dare un’occhiata. È uscito un uomo anziano, particolare, in tuta blu, con un basco, una lunga barba e capelli grigi, che ha scambiato qualche parola con noi. Si è rivelato essere Angelo, uno dei protagonisti di questo documentario, e ci ha invitato a visitare la casa. Angelo non è il proprietario del casale, ma vive lì da 33 anni in un’ala laterale, come una sorta di custode. Vive insieme alla sua cagnolina da tartufi Nina e a qualche gatto, ed è, oltre che cacciatore di tartufi, anche contadino e poeta. La sua casa era semplice, ma molto ordinata, con soprattutto tante pile di libri.
Sopra ci sono delle foto di Angelo tratte dal documentario. La foto a sinistra è stata scattata nella vecchia cantina del casale, che ci ha mostrato, ed era, nonostante il disordine, meravigliosamente bella e autentica. Nella foto a destra, è seduto a scrivere tra le pile di libri. Angelo non ha televisione, internet o telefono e ci ha detto che non andrà al cinema a vedere il film.
Ma quando gli ho chiesto se potevo fare una foto insieme a lui, è subito andato a posare davanti alla sua casa.
È stato per noi un incontro speciale con un uomo insolito e unico, in una mattina di sabato un po’ nebbiosa. Angelo non va più a caccia di tartufi, poiché ritiene che oggi il commercio dei tartufi sia troppo corrotto.
Andare a caccia di tartufi personalmente
Durante i mesi di ottobre e novembre, è possibile andare nei boschi con un cacciatore di tartufi alla ricerca del tartufo bianco. Anche nei mesi estivi vengono organizzate cacce al tartufo, ma per il tartufo nero estivo. Per quanto sia divertente e istruttivo partecipare a una caccia al tartufo, ho sempre dubbi sull’autenticità. I cacciatori di tartufi custodiscono così gelosamente i loro buoni luoghi di raccolta che non posso credere che li condividano con i turisti.
Anche i registi di “The Truffle Hunters” hanno filmato per 3 anni e non sono convinti che i cacciatori li abbiano portati nei veri luoghi migliori.
Film
Forse un piccolo suggerimento è di guardare il film ed entrare all’interno di questo mondo sconosciuto e mistico di cacciatori di tartufi.
Saluti,
Silvia
Silvia
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